La sterilizzazione dei gatti.

A TUTTI QUELLI CONVINTI DI FARE UN FAVORE AI GATTI NON STERILIZZANDOLI – testo di Maria Fulvia Slaghenaufi

I gatti NON provano piacere sessuale durante il coito.
 
 
L’uomo tende a concepire i rapporti sessuali tra i gatti paragonandoli a quelli dell’uomo, come un fenomeno di relazione sociale piacevole tra loro: l’unico piacere che provano è la cessazione di un malessere acuto che crea l’istinto irrefrenabile all’accoppiamento, sebbene questo NON sia piacevole di per sé.
 
Il pene del maschio è corto, ricurvo all'indietro, e termina in un glande conico con minuscole barbe dalla punta cornificata che diventano rigide durante l'eiaculazione. Durante l'accoppiamento, che dura tra 5 e 15 secondi, il maschio sale sulla schiena della femmina, le morde il collo e le controlla il torace agendo con le zampe sulla groppa per migliorare il controllo della postura e di conseguenza la penetrazione. Durante il coito la femmina tende a gemere e a innervosirsi, perché le piccole spine presenti sul pene del maschio, orientate all'indietro, raschiano le pareti della vagina. Questa stimolazione della vagina è necessaria per attivare l'ovulazione. Durante tutto ciò la gatta non prova alcun godimento, anzi il rapporto sessuale (sia il primo che i successivi) è molto doloroso. Non a caso, se avete mai assistito a un accoppiamento fra gatti, avrete notato che non appena finisce l’atto la gatta soffia e manda via a zampate il gatto, poiché le ha fatto male.
 
La gatta non è una donna. non può scegliere di fare figli con chi e quando, non può scegliere di prendere la pillola o di non accoppiarsi o di proteggersi dal rischio della malattie mortali sessualmente trasmissibili. Secondo voi se una gatta fosse consapevole di dover andare in calore in continuazione, dover accoppiarsi più volte ( e dolorosamente) con il maschio che le capita non sapendo se per questo verrà contagiata da FIV – FeLV, sapendo che da questo ne verrà fuori una gravidanza e dei gattini da partorire, accudire e sfamare, e questo 3 volte all’anno… secondo voi cosa sceglierebbe?
 
La gatta non ha nessun istinto materno prima del parto e talvolta, soprattutto se molto giovane, non ce l’ha neanche dopo il parto: per questo se è molto giovane può capitare che abbandoni i cuccioli o non li allatti o non li sorvegli a sufficienza. Non ha nessun bisogno morale di fare questa esperienza.
 
Partorire e andare in calore è molto più doloroso e pericoloso (infezioni, tumori, piometra malattie sessualmente trasmissibili, complicanze nel parto) che non l’operazione.
 
A questo si aggiunga che in anno una gatta può partorire tranquillamente 8-10-12 gattini, i quali a loro volta si riprodurranno l'anno successivo decuplicando la popolazione felina...in solo 5 anni possono nascere 50000 micetti...e credete che tutti avranno una vita fortunata? i piccoli nati randagi e in inverno moriranno, altri verranno uccisi dalle malattie, investiti...avvelenati...E tutto per l'irresponsabilità di chi ha un/una gatta e non la sterilizza.
 
Anatomia e fisiologia non sono un'opinione, sono scienza; neppure la matematica e la statistica sono un'opinione...i pregiudizi sì.
 
 
Cambiare prospettiva ed informarsi può far vivere meglio il micio di casa e salvare tante altre vite.
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